Come si coltiva l’aglio nell’orto: il metodo perfetto

Coltivare aglio è senz’altro appagante, dato che questa particolare pianta bulbosa, impiegata in svariati ambiti e contesti, si rivela molto prolifica e interessante da scoprire e conoscere, rappresentando un’ottima opportunità per apprendere le basi della coltivazione nell’orto. Coltivarla non è affatto complicato, seguendo specifici metodi e suggerimenti.

Da sempre l’aglio è legato alla cucina ma anche alle pratiche mediche tradizionali e officinali, molto apprezzato dagli antichi che ne avevano già compreso le proprietà antibatteriche e antisettiche (è un vero antibiotico naturale), subito dopo aver imparato ad associarlo a innumerevoli pietanze, cosa che continua ad avvenire tutt’ora.

Nell’ambito della coltivazione, costituisce una delle principali piante da orto che possono essere coltivate senza particolari esigenze di terreno, seguendo una metodologia antica e senza ulteriori complicazioni. E’ però fondamentale rispettare i tempi, le distanze e altri fattori nella coltivazione.

L’aglio nella storia

Elemento che ha sempre destato grande fascino, curiosità e interesse applicativo, l’aglio è infatti una pianta che produce un unico stelo, un fusto sottile che nella parte sotterranea genera il bulbo, la parte comunemente utilizzata per il consumo. Per sapore e odore, l’aglio ha sempre rappresentato un elemento culturale nel campo della medicina e del folklore.

La presenza di allicina e altri composti a base di zolfo ha portato questo fusto ad essere integrato nella medicina tradizionale e ad essere considerato un elemento protettivo contro il malocchio: basti pensare all’efficacia dell’aglio nei romanzi e nei film, contro streghe e vampiri, a testimonianza del suo utilizzo contro le malattie nel mondo reale.

L’elevata presenza di antiossidanti e composti utili costituiti da sali minerali, la già citata allicina e una buona varietà di vitamine lo rendono utilissimo contro diverse malattie, oltre ad essere un ottimo elemento per la circolazione, considerato da sempre un alleato del cuore e del sistema nervoso, oltre che utile per insaporire i cibi.

Coltivazione

Coltivarlo, come detto, non è difficile, ma se si desidera ottenere un raccolto fertile e abbondante è necessario ricordare alcune condizioni: la metodologia di coltivazione più diffusa è quella tramite spicchi, con i quali si effettua la semina. Rispetto ad altre piante, non necessita di una concimazione eccessiva, preferendo un composto leggermente acido e azotato.

Quindi, è importante non esagerare con i concimi; si può aggiungere una piccola quantità di fondi di caffè, ma non è indispensabile. L’importante è che il terreno sia poco compatto e in grado di drenare l’acqua. Si può coltivare in orto anche in uno spazio limitato, valutando però di scegliere gli spicchi dai bulbi migliori e più sani.

Grazie alla sua adattabilità, può essere anche interrato e quindi coltivato in terreni che hanno ospitato la crescita di altre piante nei mesi precedenti, potendo quindi beneficiare delle concimazioni residue. E’ anche un ottimo compagno di altri ortaggi, in quanto può svolgere una utile azione repellente nei confronti dei parassiti.

Quando e come preparare il terreno

Non è sempre facile capire quando è il momento giusto per seminare, in quanto dipende dalle condizioni climatiche e dalla zona in cui ci si trova; generalmente, se ci si trova al sud, si può scegliere di seminare verso ottobre, quindi prima dell’inverno, in modo che la pianta abbia il tempo di stabilizzarsi e germogliare. Al nord, invece, conviene aspettare almeno gennaio o febbraio.

E’ sufficiente vangare in profondità alcuni giorni o settimane prima del periodo scelto per la semina, poi si possono creare delle piccole buche ad una profondità compresa tra i 4 cm (dove fa più freddo) fino a 2 cm (dove il clima è più caldo), posizionando con cura lo spicchio in posizione verticale, con la “punta” rivolta verso l’alto.

La distanza tra uno spicchio interrato e l’altro deve essere di almeno una decina di cm, mentre se si intende creare delle file, queste devono essere distanziate almeno di 25 cm l’una dall’altra. In generale, l’aglio si sviluppa soprattutto in orizzontale e, nelle giuste condizioni, ha una crescita abbastanza rapida.

Irrigazione e raccolta

Necessita di una buona esposizione solare, ma soprattutto durante l’estate la pianta può soffrire gli ambienti troppo secchi. E’ importante fornire la giusta quantità di acqua, senza eccedere: i bulbi e i germogli tendono a marcire facilmente in caso di eccesso. La crescita è maggiore durante la primavera e l’estate.

Quando raccogliere? Generalmente quando le foglie in alto iniziano a seccarsi e a piegarsi su un lato, oltre a cambiare colore. Si può quindi scavare delicatamente una porzione di terreno poco distante dalla pianta per estrarre il bulbo. Questi dovranno essere conservati in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce solare.

Lascia un commento