Un parametro da monitorare attentamente per la nostra salute è certamente il colesterolo. Un livello elevato di colesterolo, infatti, può portare allo sviluppo di patologie cardiovascolari anche molto serie. Un responso di colesterolo alto a seguito di esami è sicuramente un segnale di allarme da non ignorare.
In molti casi, il medico prescriverà dei farmaci (ovviamente a seconda della situazione specifica e della sua gravità). Tuttavia, si può fare molto per riportare il colesterolo a livelli normali attraverso l’alimentazione. Esistono, infatti, alimenti il cui consumo può contribuire a ridurre il colesterolo, e tra questi c’è il cavolfiore.
Vedremo quindi, prima di tutto, quali sono i benefici derivanti dal consumo di cavolfiore e come cucinarlo in svariati modi leggeri ma soprattutto molto gustosi. In sintesi, l’alimentazione, ma anche il miglioramento delle proprie abitudini di vita (come l’attività fisica, la riduzione del consumo di alcol o del fumo), possono migliorare notevolmente la situazione.
Perché il cavolfiore è benefico per noi
Il cavolfiore contiene fibre, essenziali per la salute dell’intestino, permettendogli di svolgere al meglio le sue funzioni. Inoltre, il suo consumo aiuta a controllare l’assorbimento del colesterolo e degli zuccheri. Non solo: il cavolfiore può contribuire a prevenire i tumori grazie al suo contenuto di sulforafano e steroli.
Contiene anche vitamina C, utile per rafforzare il nostro sistema immunitario e le nostre difese. È importante anche per la sintesi del collagene. Ma tra le vitamine del cavolfiore troviamo anche quelle del gruppo B, che favoriscono un buon metabolismo, e la vitamina K, coinvolta nei processi di coagulazione.
È un alimento ricco di benefici e salute per noi perché contiene anche minerali e potassio, che aiutano a proteggere la salute cardiovascolare, e calcio e fosforo, fondamentali per le nostre ossa e i denti. Infine, non dimentichiamo il manganese, che rafforza le difese antiossidanti dell’organismo. In aggiunta, come detto, il cavolfiore può aiutarci a ridurre il colesterolo.
Come cucinare il cavolfiore per ridurre il colesterolo: passaggi preliminari
Il cavolfiore è un alimento tipicamente autunnale e invernale che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole in queste stagioni. È molto versatile e ne esistono diverse varietà: bianco, viola, arancione, verde. Il cavolfiore si può consumare sia crudo che cotto: al forno, bollito, saltato in padella. In ogni caso, è davvero sano oltre che gustoso.
Per non “danneggiare” i nutrienti contenuti nel cavolfiore, è preferibile cuocerlo in modo leggero e poco elaborato. Innanzitutto, quando siamo dal fruttivendolo, scegliamo un cavolfiore chiuso, compatto, senza macchie e privo di fiori aperti. Poi, è essenziale lavarlo sotto l’acqua corrente (soprattutto se si intende consumarlo crudo), coprirlo d’acqua e lasciarlo in ammollo per un’ora.
Questo passaggio è importante per eliminare terra o altre impurità. A questo punto, avremo diverse opzioni: il cavolfiore si può bollire, cuocere al forno, saltare in padella, cuocere a vapore oppure nella pentola a pressione. E ora scopriremo tutte le modalità per cucinare al meglio questa verdura in modo leggero e salutare, utile per abbassare il colesterolo.
Tutti i modi per cucinare il cavolfiore per ridurre il colesterolo
Il cavolfiore cotto al forno è un modo semplice e veloce per prepararlo. Possiamo cuocere l’ortaggio, intero o usando direttamente le cimette, in forno, dopo averlo sbollentato. Nella teglia, cospargiamolo di olio e aggiungiamo sale e spezie a piacere e cuociamolo a 220° per 50 minuti al massimo (a seconda della dimensione).
Il cavolfiore bollito è altrettanto facile da preparare. Si può lessare intero cuocendolo in acqua salata a fiamma medio bassa per 30 minuti, oppure tagliandolo a cimette, e cuocendolo sempre in acqua salata a fiamma medio bassa per 10-15 minuti. Poi, condirlo semplicemente con olio e limone. Ma per chi desidera una cottura più rapida, ricordiamo che il cavolfiore si può cuocere anche in padella: dobbiamo tagliare le cime a fettine sottili per favorire una cottura omogenea. In cottura in padella aggiungere olio, aglio, sale, peperoncino e mezzo bicchiere di acqua. La cottura va fatta per 15 minuti a fiamma moderata.
Per quanto riguarda la cottura nella pentola a pressione, versare l’acqua nel recipiente e aggiungere il cavolfiore intero o tagliato a cimette. Chiudere il coperchio e sistemare la valvola. Mettere la pentola sul fuoco a fiamma alta e appena la pentola inizia a fischiare, abbassare la fiamma. Far cuocere per altri 5 minuti o 10 minuti se invece il cavolfiore è intero. Spegnere il fuoco e aspettare che la valvola di sicurezza si abbassi e poi aprire il coperchio. Infine, servirlo e condirlo a piacere.
Conclusione
Il cavolfiore è sicuramente un alimento che non può mancare sulla nostra tavola, soprattutto in autunno e in inverno, non solo perché è buonissimo e versatile, ma anche perché ci fa molto bene. Infatti, consumarlo significa anche abbassare il livello del nostro colesterolo, un valore a cui dobbiamo prestare sempre molta attenzione quando si parla di salute.
La cottura del cavolfiore si può effettuare in tantissimi modi: possiamo farla in padella, al forno, a vapore, bollendolo, oppure nella pentola a pressione. Si tratta di cotture molto leggere che quindi non “danneggeranno” i nutrienti che questo ortaggio contiene. Inoltre, il cavolfiore è così buono già da solo, che occorreranno solo un po’ di sale, olio e limone per condirlo.